sabato 10 marzo 2007

QUANDO LE ANATRE DIVENTANO ...

Le anatre ieri sera hanno subito una metamorfosi..
Da leggiadri animali sono diventate delle bagasce sulle musiche di Cabaret..
Donne e uomini hanno ballato sfrenatamente.....
Dirty dancing...
Un provino senza esclusione di colpi..
Finaliste Marianna e Stefania ...
L'ha spuntata Marianna..
Ma sono state brave tutte e due..

BEPPE new entry... ;-)

Nome Beppe
Spettacoli il giovane Holden
Aneddoto
Bene bene, ho già un aneddoto nonostante il giovine sia appena giunto fra questa banda di casinisti.. due volte, due sole prove ed è già stato traviato..
Ieri sera, abbiamo provato il "Momento bagasce" bé vogliate crederci o meno ma il giovanotto ci sa fare .. ha improvvisato una lap - dance, lap on the chair .. beautiful !!!

venerdì 9 marzo 2007

SILVANA

Nome Silvana
Ruolo servizio catering , costumi, trucco e parrucco...
Come faremmo senza di lei... in ogni spettacolo la sua mano artistica ha valorizzato la bellezza di noi attori e ha sfamato i nostri pancini vuoti ..... grazie Silvana .... :DD

mercoledì 7 marzo 2007

PINOCCHIO


PiNoCChiO

Pinocchio è uno spettacolo teatrale ispirato al libro di Collodi. L'elemento caratterizzante questo spettacolo è la coralità. in ogni scena ci vuole energia, allegria ed affiatamento. Dalla prima all'ultima scena è necessaria la concentrazione più assoluta.
Pinocchio fin da prima che venisse al mondo era magico.. il legno di cui è fatto era vivo...
Come andò.. che...
Il povero mastro Ciliegia trovò un pezzo di legno che piangeva e rideva come un bambino ..
Così dopo che gli divenne la punta del naso turchina dalla gran paura regalò a Geppetto il pezzo di legno che lo vede e ne fa un burattino per "girare il mondo, e buscare un tozzo di pane e un bicchier di vino".
Ma Pinocchio scappa subito appena Geppetto aveva finito di fargli i piedi..
E...
E qui cominciano i guai.. Geppetto finisce in prigione e quel monello di Pinocchio torna a casa....Qui incontra il grillo che lo dissuade dal fare il monello e gli indica la strada giusta.. Ma pinocchio non ne vuol proprio sapere e tira una martellata al povero grillino...e rimase li stecchito e appiccicato alla parete bleeeeeeeeeee.
Pinocchio ha fame, torna a casa quel pover uomo di Geppetto che.. Gli compra l'abbecedario ma Pinocchio anziché andare a scuola va al GRAN TEATRO DEI BURATTINI!!!
E qui ne combina un'altra delle sue.. i burattini riconoscono il loro fratellino e lo salutano interrompendo lo spettacolo
Mangiafuoco si adira sta per ucciderlo quando lo salva e gli dà 5 bellissime monete d'oro..
Pinocchio tutto soddisfatto va verso casa.. purtroppo incontra il gatto e la volpe (cioè siamo tutti gatti e volpi :DD) che lo ingannano portandolo nel paese dei barbagianni per rubargli le monete...
il grillo gli appare e cerca di dissuaderlo ma pinocchio testone prosegue..
gli assassini lo legano ......
è di nuovo nei pasticci...
la fata lo salva..e promette di fare il bravo.. mmmm ci credete?
Geppetto è in balia delle onde.. oramai disperato cerca il suo figliolo per mari e monti.. un pescecane - balena mosto lo inghiotte..
intanto quel birichino di Pinocchio si dà alla bella vita.. nonostante avesse promesso di fare il buono si mette con quell'altro scapestrato di Lucignolo eh già già.. vanno nel PAESE DEI BALOCCHI!!!!!
Eh già... comoda la vita....
così un bel giorno diventa un asino..
via per le fiere ..peccato che un giorno si rompe una gamba.. lo buttano in mare...
e.... nonostante l'intervento della fata... Pinocchio finisce nella pancia della balena...con il papà...
i due organizzano una fuga..
e....
finalmente il lieto fine babbo e figlio insieme per sempre..
Quello che è emozionante in questo spettacolo è il traporto nella storia si è partecipi alle avventure di questo bimbo.. ognuno di noi vorrebbe essere un pò pinocchio vivere in libertà giocare ed essere spensierati..
Aneddoti
1)black out nella scena della barchetta
2)abbiamo saltato tipo ottanta battute nella pancia della balena :DD
Eventi da non perdere durante lo spettacolo
1)marianna e roby che fanno gli asini...
2)carlo quando fa il grillo è strepitoso...

martedì 6 marzo 2007

IL DRAGO di Schwarz

Il drago.. quest' opera per me ha un valore immenso. Ho cercato a lungo delle informazioni dettagliate sulla vita di questo superbo regista e scrittore e su quest' opera magnifica.. Finalmente l'altro giorno ho trovato un link del CRT- CREMONA da cui traggo le fonti e i pensieri qui di seguito esposti.
Evgenij L'vovic Schwarz nacque a Kazàn' il 21 ottobre 1896.
Iscrittosi nel 1914 alla facoltà di giurisprudenza l'Università di Mosca, non compi' gli studi, nel '17 si dedicò definitivamente al teatro e con altri giovani prese parte alla fondazione della Teatral'naja masterskaja (Studio teatrale). Nel ‘21 questa compagnia si trasferì a Leningrado, dove ebbe successo ma, per sopraggiunte difficoltà finanziarie, dovette sciogliersi. Dopo aver recitato in altri teatri, Schwarz passò al lavoro letterario, occupandosi, tra l'altro, della letteratura per l'infanzia. Nel '28 scrisse la sua prima commedia Underwood. Delle successive commedie ricordiamo le tre principali, unite da un unico filo conduttore per cui si potrebbero raggruppare sotto il comune titolo «la trilogia del potere»: Il re nudo, 1934, L'ombra, 1940 e Il drago, 1943. Delle sceneggiature cinematografiche quelle Cenerentola, 1946 e del Don Chisciotte. Questa sceneggiatura, per il film diretto da Grigorij Kozincev, fu l'ultimo lavoro di Evgenij Schwarz, che morì a Leningrado il 15 gennaio 1958.
Il drago, che è forse la fiaba filosofica più bella di Schwarz, Schwarz cominciò a scriverlo - secondo la testimonianza Nikolaj Akimov, che della pièce fu il primo regista - prima ancora dell'inizio della guerra, quando, a causa dei complessi rapporti diplomatici allora intercorrenti tra l'Urss e la Germania, non era possibile all'Autore sovietico un aperto intervento teatrale contro il mostro di cui egli sentiva l'odiosa minaccia: il fascismo. Quando nel '42 riprese il lavoro, arrestatosi al primo atto, Schwarz mantenne il gioco dei simboli fiabeschi, arricchendoli sul modello della cronaca politica di allora. A rendere il complicato e precario rapporto delle forze coalizzate contro la potenza fascista, e quale presentimento prossimo spezzarsi di quel rapporto, nacque la sinistra figura del Borgomastro che, atteggiandosi a vittima del drago, poi si
attribuisce la vittoria su di lui e finisce per sostituire il drago ucciso da Lancellotto, nella parte di oppressore della città. Insomma una prima «lettura » del Drago portava a decifrare così suoi simboli: il «drago» è il fascismo, il Borgomastro è il capitalismo, Lancellotto è l'umanità socialista. Ma ogni o d'arte ha i suoi destini, cioè ha in sorte un'infinita possibilità di «letture». E diversamente Il drago fu «letto» (o meglio «visto e ascoltato») da un pezzo grosso sovietico che, quando nel '44 lo spettacolo fu dato per la prima volta a Mosca, vi scorse un significato di critica al regime staliniano e lo fece proibire. Solo diciott'anni più tardi, nel '62, la commedia di Schwarz tornò sulle scene sovietiche e passò poi a quelle del mondo intero.
I' drago è una pièce antifascista o antistaliniana? Possiamo credere ad Akimov, quando dice che il « drago » che lo Schwarz-Lancellotto voleva abbattere era il fascismo. Ma un'opera poetica, se tale, cioè poetica, è e non si riduce a una pur nobile denunzia e parenesi, supera infinitamente le condizioni immediate da cui ha tratto vita. E il nucleo ideale di quest'opera di Schwarz era troppo connaturato nel suo mondo morale e poetico per smorzarsi in una risonanza così limitata. Nella misura in cui lo stalinismo fu un distacco dall'unica forza di reale opposizione al mondo dei draghi e dei borgomastri, cioè fu un distacco dal socialismo, in quella misura lo stalinismo rientra nella fiabesca critica di Schwarz. Il “male” non è tutto concentrato nel mondo negativo da distrugggere, germina persino nel mondo positivo da costruire: la vigilanza dev'essere doppia. Se questa è la morale, la morale della commedia di Schwarz e di quella sua «lettura » cui l'esperienza storica ci sollecita, si tratta sempre d'una morale attiva, che è l’opposto di un rassicurante moralismo per cui il male e il bene sono in egual misura commisti dappertutto. Per Schwarz i due mondi esistevano e nella contesa storica del nostro tempo la sua posizione era ben chiara. Era proprio questa chiarezza di posizione, questa sua lucidità e lealtà intellettuale e morale a portarlo a combattere il «drago » in tutte le sue metamorfosi.
Una lucidità, la sua, di quest'uomo che pareva vivere nel mondo incantato della fiaba, da confinare con una scettica amarezza. E di lui una delle più sconfortate massime sull’arte «Se Franz Moor capitasse a una rappresentazione dei Masnadieri di Schiller, anch'egli, come tutti gli spettatori, proverebbe simpatia per Karl Moor ». E nel Drago sentiamo un grido di straordinario accoramento: «Pensa che sia semplice amare gli uomini? » L'umanismo diventa, ai nostri giorni, una posizione sempre più necessaria e sempre meno possibile. Il lettore e lo spettatore non semplifichi la voce di Evgenij Schwarz, non tranquillizzi la propria coscienza con una banale decifrazione retrospettiva dei suoi simboli poetici. E ricordi, e comprenda che il «drago » è anche intorno a lui. E forse gli siede nella poltrona accanto e, come Franz Moor per il fratello Karl anch'egli, neocapitalistico drago, prova un po' di simpatia per il prode Lancellotto. Ma soprattutto impari dal lucido e appassionato scetticismo di Schwarz a riconoscere il «drago » in ogni sua storica metamorfosi e a non deporre mai le armi nella lotta contro di esso. E adegui le armi a ogni nuova sua trasformazione. Forse questa lotta avrà allora l'amaro lieto fine dell’amara lieta favola di Schwarz.

GLI ATTORI (attuali e parti storiche.. annesse e connesse)

LANCELLOTTO Claudio,Dario
ELSA Daniela,Agnese
GATTO Marianna
CHARLEMAGNE Elena
BORGOMASTRO "Teiera" ;-) Francesca
HENRICH Ilaria, Viviana
DRAGO 1 Carlo
DRAGO 2 Viviana
DRAGO 3 Cosimo, Roberto
ASINAI Chiara, Mariangela, Roberto
QUARTO ASINAIO Antonella
VENDITORE Natalia
PETTEGOLE Mariangela, Stefania
CAPOCORO Marianna
BAMBINO Mariangela, Roberto, Claudia
POPOLO Roberto, Sara, Valentina,Claudia, Antonella, Marianna, Stefania, Chiara, Carlo
Aneddoti
Marianna nella presentazione iniziale facendo tutto un panigirico discorsivo- filosofico ha detto che siamo alla "pari di Bobbio" .. :DD
Claudio nella prima messa in scena si era mangiato tutto il primo atto inventadolo così sul momento :DD
Ilaria nella prima messa in scena stava dormendo sul palco perchè era stanca morta e ha detto anzichè "si si signore" ..."ghi ghi signore"..emh.. .. hihihi